GUERRA SENZA PACE
La guerra non è solo lo scontro di uomini in arme, per guerra si intende lo stato di conflitto e di attrito che facilmente mette essere umano contro essere umano, che ci fa avere rapporti di attrito anche quando siamo in amore, che ci fa avere continui stati di battaglia interiore.
Quando c’è uno stato di conflitto che ci fa temere per noi stessi, per la nostra vita, per il nostro potere, per il nostro prestigio, per la nostra identificazione, facilmente l’automatismo prende il sopravvento e gli impulsi più meccanici ci portano a compiere azioni per lo più spregevoli.
Gran parte della storia dell’umanità è stata la storia di guerre e conflitti, ma questo significa che sia una cosa necessaria e inevitabile, oppure l’evoluzione della coscienza dell’uomo può essere distaccata dall’idea di conflitto? E’ vero che le situazioni estreme a volte fungono da stimolo per l’intelligenza, ma spesso è un’intelligenza diretta alla sopravvivenza piuttosto che all’evoluzione.
Proviamo a cambiare punto di osservazione, se l’uomo non vive solamente in relazione agli altri e la sua soddisfazione non deriva solo dal riscontro che trova negli altri, nel vincere una sfida o nell’emergere rispetto agli altri, ma il suo appagamento deriva da ciò che fa, da ciò che egli riconosce di se stesso e della sua creatività, il conflitto non ha più lo stesso significato.
Iniziamo a mettere pace nei nostri rapporti con il mondo.
Sauro Tronconi
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