IL PRINCIPIO DEL PIACERE
Ogni essere vivente conosce, anche in maniera estremamente semplificata, la dualità dolore/piacere, che si potrebbe definire una delle invenzioni evolutive più efficaci per la vita, in qualsiasi forma si esprima.
Lo stesso meccanismo vale sia per forme di vita semplici, sia per quelle complesse come sono gli esseri umani: più l’organismo diviene complesso, più il meccanismo diviene sofisticato e integrato nella possibile scelta di una azione, che può passare da istintiva a deliberata.
Per l’Uomo il principio del piacere è divenuto parte integrante del suo modo di percepire il mondo e se stesso, di fare o non fare azioni, è divenuto un fattore culturale.
Ogni essere umano è teso naturalmente verso il piacere, ma talvolta viene rifiutato. Il rifiuto può essere una scelta consapevole oppure un meccanismo automatico indotto dalla morale o dal senso di colpa.
Epicuro ci indica il tempo in cui trarre piacere, il presente. Progettare il futuro ci dona piacere nel presente, ripensare al passato ci dona piacere nel presente, sentire in sé stessi un percorso di senso ci dona piacere nel presente, è fondamentale comprendere che tutto si svolge nel tempo in cui viviamo.
Sauro Tronconi
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